Il carotene, è la provitamina responsabile del tipico colore rosso-arancio di numerosi vegetali fra cui carote, bacche di goji, melone, mango, peperone rosso, papaia, patata dolce e zucca. Ma è anche contenuta in alimenti di colore diverso, dove il pigmento arancione è mascherato dal verde della clorofilla, come nel caso di spinaci, cavolo, tarassaco, broccoli, cavolo cappuccio e pomodoro, in cui predomina il rosso del licopene.

Ma cosa si intende con provitamina?
Una provitamina, è una sostanza che può essere trasformata in vitamina dall’organismo umano, nel caso del B-carotene in vitamina A, conosciuta anche come retinolo. Si tratta di una molecola essenziale che abbiamo necessità di introdurre dall’esterno nel nostro corpo perché incapaci di produrla da soli. Solitamente contenuta in alimenti di origine animale come fegato, latte, burro, formaggio e uova, è possibile integrarla alternativamente con alimenti di origine vegetale ricchi dei suoi precursori (i carotenoidi appunto) i quali, una volta introdotti nell’organismo, vengono prontamente trasformati in vitamina A.

Ma non è tutto: carotene e vitamina A sono infatti sostanze liposolubili, si sciolgono nel grasso. Cosa significa questo? Che per migliorare l’assorbimento della sostanza è utile associare agli alimenti ricchi di betacarotene un po’ di grassi: condendo banalmente le verdure in questione con un filo d’olio ad esempio o abbinandole in insalata alla frutta secca. Il fatto che si tratti di sostanze liposolubili significa inoltre che siamo in grado di farne scorta assieme ai grassi di riserva del nostro corpo. Un vantaggio importante per beneficiare in modo costante delle proprietà di queste molecole anche quando non consumiamo cibi ricchi di Betacarotene o Vitamina A per un certo periodo di tempo.